Perché un Premio Letterario a Lugnano? La scrittura lega le parole e gli esseri, gli esseri tramite le parole,                                                                           il lettore all’autore e i lettori tra loro. (Marc Augé) Ce ne sono molti: grandi, piccoli, importanti, veri, falsi, quasi sconosciuti, insignificanti o di grande successo.  Ce ne sono così tanti, che se digiti su Google “Premio Letterario”, la pagina si intasa. E allora ce lo siamo  chiesto: perché farne nascere uno nuovo? Abbiamo desiderato creare un momento culturale solitario e collettivo, che solo la scrittura e la lettura della  scrittura possono offrire. Ci piace ascoltare ma anche raccontare: l’incanto di quest’arte è così antica, popolare, umana e coinvolgente  da somigliare a un dono. Vogliamo fare leva sulla sensibilità di molti e sull’abilità di alcuni nell’usare le  modalità immaginifiche e ricche e varie del linguaggio letterario. Puntiamo sul coinvolgimento di tutti coloro che hanno idee, fantasia, voglia di scrivere e di narrare, ma che  sono anche severi con se stessi e non si fermano alla prima stesura. Abbiamo un’ambizione forse ingenua, ma molto stimolante: quella di promuovere la letteratura, di scoprire talenti, di stanarli. Sappiamo di poter  sostenere che per scrivere bene bisogna leggere molto, e questo nessuno ce lo può contestare. Abbiamo una ricca Settimana della Cultura a Lugnano e ci siamo detti: perché non completarla con un Premio Letterario,  che è proprio la tessera mancante? Abbiamo raccolto alcuni pensieri di autori famosi, che forse spiegheranno meglio di noi l’opportunità di questa scelta, di questa ambiziosissima idea di creare un Premio Letterario a  Lugnano in Teverina: eccoli. Lo scopo dell’arte non è quello di risolvere i problemi, ma di costringere la gente ad amare la vita. Se mi  dicessero che posso scrivere un libro in cui mi sarà dato dimostrare per vero il mio punto di vista su tutti i  problemi sociali, non perderei un’ora per un’opera del genere. Ma se mi dicessero che quello che scrivo sarà letto  tra vent’anni da quelli che ora sono bambini, e che essi rideranno, piangeranno e s’innamoreranno della vita  sulle mie pagine, allora dedicherei a quest’opera tutte le mie forze.(Lev N.Tolstoj) L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio nulla.(Italo Calvino) Credi in te stesso quando scrivi; dubitane, come un nemico, quando ti rileggi. (Ugo Ojetti) E’ in ogni uomo attendersi che forse la parola, una parola, possa trasformare la sostanza di una cosa ed è nello scrittore crederlo con assiduità e fermezza. (…)   E’ fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto ad ogni indagine. (Elio Vittorini)
I nostri sostenitori: *** FAC ITALIA SRL - sponsor tecnico ***
Home Bando 2015 Chi Siamo Stampa & Media Contatti Gallery Sponsor